01/06/2018
Una tartaruga… fuor d’acqua!
O meglio, nelle acque sbagliate. Già perché ancora una volta (accade tutti gli anni purtroppo), una tartaruga che abitualmente vive nel laghetto del Giglio è stata “liberata” all’interno della Fontana del Giglio. Con molta probabilità l’autore del gesto pensava di fare del bene: ma non è così perché nella fontana questo animale non ha possibilità di scampo. Senza cibo e senza alcuna possibilità di uscire (le pareti della fontana sono estremamente alte), sarebbe morta nel giro di pochi giorni.
In questo periodo è abbastanza frequente vedere tra i viali di Villa Pamphilj alcuni esemplari della Tartarughe dalle orecchie rosse (Trachemys Scripta elegans) . Gironzolano alla ricerca di un luogo adatto dove deporre le uova, ma chi le dovesse incontrare è meglio che le lasci dove si trovano: provvederanno da sole a ritornare nella loro “casa”, il laghetto del Giglio. Nel caso, se proprio si vuole intervenire, è meglio “accompagnarle” in prossimità delle sponde del laghetto, e assolutamente non nelle fontane, perché per questi rettili possono diventare delle vere e proprie trappole mortali.
Per questo motivo quando ieri abbiamo saputo che da qualche giorno una tartaruga si trovava “imprigionata” all’interno della vasca della Fontana del Giglio, abbiamo attivato un piccolo salvataggio, che fortunatamente è andato a buon fine. Questa mattina munito di un retino, un frequentatore della villa ha con pazienza dato la “caccia” alla tartaruga girovaga, e dopo alcuni tentativi è riuscito a catturarla e subito dopo liberarla nello stramazzo vicino al lago. Qui subito la tartaruga si è allontanata, nuotando veloce nelle acque ricche di cibo. L’animale come potete vedere dalle foto, era estremamente affamato, tanto da mordere a più riprese lo stesso retino: forse credeva fosse un pescetto colorato! (guarda il video della liberazione>https://goo.gl/3zdMv2
Qualcuno potrà esprimere delle perplessità circa l’opportunità di questo salvataggio. Questa specie di tartaruga infatti è molto invasiva. Presente nella nostra villa oramai da anni a seguito di alcune “liberazioni” avventate, si è riprodotta in maniera incontrollata, generando conseguenze negative per le specie autoctone che vivono le laghetto del Giglio. Siamo consapevoli di questo, ma non ce la siamo sentita di farle fare una fine così atroce ed assurda: morire di stenti … per colpa di un atto di gentilezza!
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Leggi e guarda anche:
“Il video della liberazione”>https://goo.gl/3zdMv2
“Tartarughe “ninja” a spasso per la villa?”>https://goo.gl/Nos2GE
“Le tartarughe di villa Doria Pamphilj”>https://goo.gl/2jydB8
“Palustri… non terrestri!”>https://goo.gl/xJnI2C
“Villa Pamphilj: una tartaruga nord-americana prepara il nido per deporre le uova”>https://goo.gl/vRqkGt
“Rugo Tarta e il tuffo nel laghetto”> https://goo.gl/7QEsU1
“Le Trachemys Scripta elegans” > https://goo.gl/E2LoFk