Unmiliardocentonovantamilioni… nei fondi del Giubileo del 2000.


20/03/2015

Unmiliardocentonovantamilioni… nei fondi del Giubileo del 2000.



E solo per il recupero e restauro dell’Arco dei Quattro Venti.
Queste foto (scattate negli ultimi due anni, ma è così da molto più tempo) ne raccontano le condizioni esterne… ed è davvero spiacevole non potervi mostrare quelle degli interni, dove l’acqua scorre sulle pareti, le scale sono crollate, i muri sono corrosi dalle muffe.
E proprio martedì scorso, dopo aver “sovrinteso” allo sgombero delle serre occupate dai rom, i nostri funzionari della Sovrintendenza capitolina, scortati dalle Forze dell’ordine, vi si sono recati per un sopralluogo.
Presenza, quella della Forze dell’ordine, invero curiosa: l’Arco dei Quattro Venti non è mai stato occupato da alcuno, men che meno da sbandati o rom e i danni che gli vediamo inferti parlano piuttosto di progetti inadeguati, lavori fatti male, controlli e collaudi compiacenti.
Una brutta filiera di tecnici, aziende, funzionari, politici che, tanti anni fa, ha gestito 52 miliardi di lire destinati al recupero di villa Pamphilj.
Con questi risultati!
Ve ne abbiamo accennato già altre volte… l’Associazione per Villa Pamphilj è in condizioni di raccontarvi e documentare parecchio di quanto successo in questi ultimi 30 anni, gettando un piccolo spiraglio di luce su cose che, spesso, a villa lasciano interdetti.
Oppure su cose che neanche immaginate, ma che noi riteniamo dobbiate conoscere.
I lavori del Giubileo del 2000 ne sono una parte importante perché è allora che villa Pamphilj ha bruciato la propria grande occasione di rinascita… insieme a 52 miliardi di lire!
Oggi cosa ne rimane?
Qui, un arco che cade a pezzi, due cancelli che diventano un lago appena piove, una cancellata tappezzata di manifestini e imbrigliata da fascette da elettricista, scotch, pezzi di spago e adesivo, due finti bagni (uno chiuso e con l’ingresso invaso dagli escrementi umani, l’altro senza elettricità e aperto un giorno a settimana).
E quattro funzionari della Sovrintendenza che si fanno un giretto, magari anche un po’ stupiti… chissà di cosa, poi.
Invece che loro quattro, i poliziotti, qui, dovrebbero scortare qualche giudice della Corte dei Conti e qualche magistrato di piazzale Clodio… altroché!
Chissà, magari, cercando bene, lassù in cima al monumento c’è qualche prova, una traccia, il fantasma di un responsabile… anche solo un ombrello aperto per la pioggia a cui chiedere: “ma come li avete spesi quei soldi?”.

Leave A Reply