Uno stregatto a villa Pamphilj?


01/02/2016

Uno stregatto a villa Pamphilj?



Beh… diteci che non è lui!
E’ la prima volta che lo incontriamo (e dire che conosciamo ogni colonia di villa, piccola e grande), ed è davvero impressionante.
Sicuramente un maschio “alfa”: le orecchie consumate da mille scontri, le guance piene, la coda robusta, gli occhi enigmatici, attenti e per nulla impressionati dalle attenzioni che gli rivolge l’umano con quello strano attrezzo che, come una pupilla, si apre e si chiude 5/6 volte… il tempo di fotografarlo.

Stregatto rimane lì, in cima all’albero spoglio, alle spalle del bistrot, la situazione circostante sotto il suo perfetto controllo: un gruppo di cani giù per la valle, i bambini felici nell’area giochi, il rumore di tazzine, piattini e lo sbuffo della macchina per caffè dal vicino casale… corridori che partono piano mentre altri, appena rientrati, rilasciano attorno una piccola nube di vapore.
Villa Pamphilj è per molti di noi un luogo speciale così, frequentandola e abbandonandosi alla sua bellezza, ci si sente talvolta, per davvero, come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Con stegatto in cima ad un albero che ci guarda, chiedendosi se “questi” non siamo un po’ matti, da consumarsi così nel tentativo di difenderla ogni giorno, in ogni angolo, da ogni offesa subita.

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