Ecco cosa troviamo praticamente ogni lunedì mattina in uno dei luoghi più belli di villa Pamphilj. Luogo privilegiato, ahinoi da una comunità straniera che si riunisce praticamente ogni settimana per festeggiare, mangiare, bere. Sopratutto bere.
Sotto i bellissimi cedri del Libano, poco lontano dalle serre moderne, dove un tempo dimoravano essenze provenienti da tutto il mondo, a due passi dal settecentesco Arco del Valvassorri…
Escrementi, resti di fuoco acceso, bottiglie, decine e decine di tappi di metallo (nonostante negli anni ne abbiamo rimossi a centinaia), cartoni di bottiglie di birra abbandonate presso i secchi, testimonianza di festeggiamenti ad ampio raggio, ancora , fazzoletti sporchi, l’ipogeo e la serra moderna usati come gabinetti, resti di plastica di ogni tipo, altamente pericolosi per gli animali selvatici. Dobbiamo continuare?
Tutto già visto, già denunciato, esposto, notificato non da mesi ma da anni.
Come è possibile che nessuno faccia mai nulla, come si spiega che ad intervenire qui siamo stati solo ed esclusivamente noi con iniziative di pulizia praticamente annuali (a proposito torneremo presto con “Stappiamo Villa Pamphilj”).
Ad intervenire anche il personale del Servizio Giardini di villa Pamphilj costretto a pulire questo schifo nonostante sia costituito da pochissime unità (6/7 giardinieri in tutto, ricordiamolo per 184 ettari di parco).
Qui abbiamo portato tutti: assessori, consiglieri comunali, forze dell’ordine di ogni tipo, eppure niente, tutto tace. Perché ?
Nessuno, negli anni, ha risposto mai a questo perché.