Villa Pamphilj: la Cascina Legnara a “ben” 470,00 euro al mese!


24/09/2015

Villa Pamphilj: la Cascina Legnara a “ben” 470,00 euro al mese!



Sì, perché con la Cascina Legnara, il corrispettivo annuale è un pochino più alto: 5668,00 euro… comunque un regalo per chi vi aprirà all’interno “un bookshop, una vendita di oggettistica, un punto ristoro”… testuale!.
Perché, da quanto abbiamo assistito fino ad oggi, le citate “attività culturali” finiranno per essere la componente meno rappresentata… sostanzialmente la copertura per il business commerciale.

Sui documenti del Comune di Roma, anche questa struttura risulterebbe restaurata solo pochi anni fa (in verità a noi sembrava un po’ più indietro nel tempo) e, nuovamente, invitiamo a visionare le foto che la ritraggono: sulla scheda della Sovrintendenza, al paragrafo stato attuale, c’è riportato “discreto”… un gradino appena inferiore a “buono”, dunque!
Qui, non c’è mai stata alcuna occupazione abusiva (diciamo… ché il titolo del funzionario comunale che la occupava a suo tempo era davvero curioso; poi ci finirono le cooperative finanziate con i soldi dell’Unione Europea, un altro bell’imbroglio per far entrare gli amici degli amici al Comune senza concorso e infine, sembrerebbe addirittura una scuola di tango argentino: se fosse davvero così, chissà di chi era stato segretario il titolare… ) ma le macchie di umidità l’avvolgono ovunque, le grondaie di rame sono state completamente trafugate, alcuni infissi divelti, aggrediti gli impianti di condizionamento.
Per anni, l’ha attraversata un ruscello, che affiorava e sversava sul lato che affaccia sulla valle dei Daini, a fianco di un grosso corrugato nero.
Nessuno che intervenisse… tanto che gli operatori del Corpo Forestale dello Stato, inviati ad utilizzarla come proprio posto fisso (una marchetta politica della precedente giunta) dovettero rinunciare ad occuparla: secondo loro mancava addirittura la messa a norma!

Come già fatto in ogni altra occasione ne abbiamo trattato (allegheremo i link) continuiamo ad auspicare un intervento della Corte dei Conti per accertare se le spese siano state conformi a quanto “tramandato” oggi… e presso collaudatori, progettisti e sovrintendenti se siano davvero convinti di aver onorato appieno il proprio dovere.
I politici… mmmhhh… no, il proprio (di dovere) anche qui non l’hanno mai fatto.
Forse qualche favore… vedremo come va a finire!

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