23/09/2015
Villa Pamphilj: una Casetta Rossa a 350,00 euro al mese.
Se il corrispettivo è fissato in 3654,00 euro annui, il canone mensile è questo… un’inezia che non costituisce ovviamente una risorsa da reimpiegare per il recupero di villa Pamphilj (PERCHE’ QUESTO DOVREBBE ESSERE IL PRINCIPIO CHE MUOVE IL COINVOLGIMENTO DEI PRIVATI!).
La Casetta Rossa del Lago, restaurata solo pochi anni fa, versa nelle condizioni ritratte in foto, devastata parzialmente dalle occupazioni abusive… soprattutto, ridotta così da un intervento di restauro decisamente discutibile.
Umidità e crepe ovunque, all’interno e all’esterno, ed un’area circostante preda di cedimenti del terreno, giacchè il suolo sottostante è cavo: ce lo hanno spiegato alcuni residenti di Donna Olimpia che, da piccoli, accedevano alle stanze sotterranee presenti attraverso un passaggio, poco distante, poi murato (l’ultima foto di questo album).
Non solo: l’assenza di una strada o di un sentiero che la raggiunga comporterà la distruzione del prato circostante (a causa dell’inevitabile utilizzo di veicoli) oltre che aggravare la situazione “cedimenti del terreno” di cui sopra.
Ma, invece di chiedere un intervento della Corte dei Conti che accerti come siano stati spesi i soldi dei cittadini, chi siano stati i collaudatori, i progettisti, i sovrintendenti che l’hanno consegnata al degrado (come i politici, che non hanno mai voluto discutere di un piano complessivo di gestione della villa), l’Amministrazione se ne libera per quattro soldi.
Anzi, due + due… chè “verrà attribuito un punteggio aggiuntivo del 20% a chi presenterà un progetto di gestione unica per gli edifici della Casetta Rossa del Lago e della Cascina Legnara”.
Di cui parliamo nel prossimo album, il secondo di cinque: uno per ogni struttura (Casetta Rossa del Lago, Cascina Legnara, Casetta ai Monti, Cascina Floridi)… e il quinto di commento sull’intera operazione!